Casa: sindacati inquilini, a Roma situazione drammatica, riaprire confronto con Gualtieri

Roma, 27 febbraio 2023 – (Agenzia Nova) – Bisogna aprire una nuova stagione di confronto, strutturale e definitivo, per affrontare definitivamente l’emergenza casa a Roma e “imprimere una svolta decisiva nelle politiche abitative con una gestione condivisa e sostenibile delle emergenze ancora tutte irrisolte”. Questa la richiesta nella lettera inviata oggi al sindaco Gualtieri da Sicet Roma, Sunia Roma, UniatAps Roma, Unione Inquilini Roma e firmata dai rispettivi segretari generali Paolo Rigucci, Emiliano Guarneri, Patrizia Behmann, Massimo Pasquini. “Con oltre 14.000 famiglie in graduatoria per l’accesso ad alloggi di edilizia residenziale pubblica a canone sociale, 5.240 nuove sentenze di sfratto (+8,4 per cento rispetto al 2020), di cui 4.494 motivate da morosità incolpevole, 2.193 richieste di esecuzione con ufficiale giudiziario (+102,49 per cento) e 600 sfratti eseguiti con la forza pubblica (+75,10 per cento) – precisano i sindacati – siamo incontrovertibilmente di fronte ad una situazione esplosiva ed emergenziale. Purtroppo, nonostante gli sforzi dell’Amministrazione comunale, le criticità sono inalterate se non addirittura peggiorate, e quindi riteniamo sia necessario imprimere un deciso cambio di passo”.

“Pensare che nella città di Roma si proceda a colpi di sgomberi mentre continuano ad eseguirsi sfratti di famiglie in gravissime difficoltà economiche, sociali, sanitarie, non può che creare le condizioni perché la questione-casa diventi ancora più incandescente – continua la nota dei sindacati inquilini -. Rileviamo inoltre che, a fronteggiare questa emergenza, c’è un dipartimento politiche abitative sempre più esiguo: dal 2020 ad oggi i suoi dipendenti sono praticamente dimezzati passando da 56 a 23. Qualcosa non funziona nemmeno nella lavorazione delle domande per il contributo all’affitto. Delle 49 mila famiglie che hanno presentato domanda all’interno del bando straordinario Covid 2020, solo poco oltre 26.000 sono state ammesse al contributo, mentre per il bando ordinario di contributo affitto (anno 2019), su oltre 13.000 richieste hanno ricevuto parere favorevole poco più di 1.300.

Vista la situazione, sottolineano i sindacalisti, “pensiamo sia oltremodo necessario procedere con urgenza all’acquisto di nuovi alloggi per aumentare l’offerta di edilizia residenziale pubblica del Comune di Roma destinandoli, prioritariamente, alle famiglie fragili, in graduatoria e alle famiglie nei residence. Sul tema sfratti, dovendo necessariamente garantire i livelli di assistenza delle famiglie coinvolte e vista l’insufficienza degli alloggi disponibili, è necessario chiedere al Prefetto di Roma la sospensione degli sgomberi nel 2023, mentre bisogna contrastare con più decisione il mercato nero delle case popolari gestito dalla criminalità organizzata con un rafforzamento, all’interno del dipartimento patrimonio e politiche abitative, del nucleo di vigili urbani. Inutile dire che, se le case non ci sono, bisognerà annullare qualsiasi procedura di alienazione del patrimonio immobiliare pubblico di Roma Capitale e prevedere, nelle prossime procedure di bilancio, che i 220 milioni di euro già stanziati per l’anno 2022, siano messi a regime anche per i successivi anni fino al 2026. Sarà infine dirimente aprire un tavolo con il Governo e la Regione Lazio, affinché la grave questione abitativa di Roma possa essere affrontata con programmi e risorse adeguate per una capitale europea degna di questo status”, conclude la nota.

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